Bagno

L’inusuale ambiente, noto anche come bagno di Re Faruk per gli evidenti richiami orientaleggianti e neopompeiani, venne fatto realizzare dai Kees ed era dotato di tutti i comfort: riscaldato da un potente impianto centralizzato di produzione tedesca, tuttora funzionante, che produceva anche aria calda che usciva dalle bocchette delle pareti laterali, era riccamente decorato nell’imponente vasca, ornata con maioliche, marmi ed eleganti rifiniture, quali il leggiadro rubinetto con teste di cigno e terminazione a becco. Come indicato da J. von Falke nel 1873, anche a Villa Monastero l’uomo moderno “abita e dorme nel Settecento, ma cena nel Cinquecento, a volte fuma il sigaro e beve il caffè in Oriente mentre fa il bagno a Pompei o nell’antica Grecia”.